È in attesa dei pareri non vincolanti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato il Decreto Ministeriale del Ministero della giustizia che riforma parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense ai sensi dell’art. 13, comma 6, della legge n. 247/2012.
In particolare, la relazione illustrativa riporta che: “Alla luce dell’esperienza maturata con lo sviluppo delle procedure di definizione conciliativa della lite, in particolare della mediazione di cui al d. lgs. 28/2010 e della negoziazione assistita prevista dall’art. 2 e segg. D.L. 12 settembre 2014 n. 132 convertito in L. 10 novembre 2014 n. 162, appare opportuno rivedere la misura del compenso spettante all’avvocato che assiste la parte nelle predette procedure, valorizzando l’attività svolta nella fase di negoziazione e nella fase di conciliazione, al fine di rendere maggiormente remunerata una attività molto impegnativa dal punto di vista professionale e molto conveniente per la parte che definisce in tempi rapidi, con una soluzione concordata, la propria controversia. Si propone, pertanto, che i parametri previsti per tali attività dal paragrafo 25 bis della tabella attività stragiudiziale siano aumentati del 30% rispetto agli importi attuali”.
L’entrata in vigore dei nuovi parametri forensi è attesa in estate.
(Articolo tratto dal portale Mondo ADR)